Monte Panormo.
Il nome della catena è dato dal "Monte Alburno" nei pressi di Sicignano e Petina, la cui vetta raggiunge i 1742m. Noto anche come MontePanormo per le ampie vedute che offre dalle sue pendici [2], è stato menzionato da Virgilio nelle sue Georgiche (III, 146).
Dalla gente del luogo i suoi monti venivano creduti Titani provenienti dall'antistante Mar Tirreno per sfuggire all'ira di Nettuno.[senza fonte]
Nel territorio cilentano il Panormo è secondo per altezza al Monte Cervati (1.899m). Il monte appare spesso innevato da inizio dicembre a metà aprile.
I Monti Alburni sono un massiccio carsico ricco di doline, grotte, cavità e inghiottitoi che si trovano tra la valle del Sele e del Tanagro e fanno parte del Subappennino lucano. Per la loro morfologia, notevole soprattutto dal lato occidentale (ad esempio dalla Piana del Sele), sono conosciuti come le Dolomiti campane.
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